La collazione presuppone l’esistenza di un relictum di non modico valore

Di LUCA COLLURA -
Cass. civ. sez. VI ord. 14.01.2021 n. 509 Con l’ordinanza in commento la Suprema Corte torna a pronunciarsi sulla necessaria presenza di un relictum da dividere ai fini dell’operatività dell’istituto della collazione, aderendo apertamente alla tesi, ad oggi prevalente, per cui l’istituto de quo non potrebbe esplicare i suoi effetti in assenza di un relictum da dividere che non sia di modico valore. Il caso sottoposto al vaglio del Collegio trae origine dall’atto di citazione con cui Tizia conveniva in giudizio Caia, Mevia, Sempronia e Mevietto, figlio di Mevia, deducendo l’esistenza di una complessa vicenda successoria – che non è qui necessario ripercorrere – ad esito dell. . .