Il difficile bilanciamento tra diritto all’anonimato e accertamento dello status filiationis
Cass. 22.09.2020 n. 19824 I Paesi in cui è consentito partorire in una struttura pubblica con la garanzia che al figlio, abbandonato e dato in adozione, non sarà permesso l’accesso alle generalità della madre naturale senza il consenso della stessa, rappresentano in Europa una minoranza. Nel panorama giuridico europeo, un riconoscimento del diritto all’anonimato materno può farsi discendere dall’interpretazione dell’art. 8 CEDU offerta dal giudice di Strasburgo nella sentenza Godelli c. Italia, 25 settembre 2012 (ricorso n. 33783/09). Secondo la Corte EDU, l’espressione «ogni persona» contenuta nel testo del suindicato articolo si applica al figlio così come alla madre sance. . .
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