“Adozione mite”: valutazione integrale della capacità genitoriale nell’interesse superiore del minore

Di REMO TREZZA -
Cass. civ. sez. I_13.02.2020_ n. 3643 La Cassazione ha avuto modo di porre l’accento sull’istituto, non specificamente disciplinato nel nostro ordinamento, ma comunque in esso rinvenibile attraverso l’interpretazione sistematica degli artt. 7 e 44, lett. d), l. n. 184/1983, della c.d. “adozione mite”, per la quale, rispetto alla tradizionale adozione c.d. “legittimante” o “forte”, si evita la recisione totale dei rapporti con la famiglia d’origine. Nel caso di specie, la Corte d’appello di Roma, confermando la pronuncia di primo grado, ha dichiarato lo stato di adottabilità delle figlie minori dell’appellante, per le ragioni secondo cui «l’innegabile attaccamento . . .