L’astensione del padre lavoratore: dalle recenti modifiche legislative alle attuali prospettive di riforma
Laddove si discuta di congedo di paternità è opportuno operare una distinzione terminologica preliminare. Tecnicamente, infatti il “congedo di paternità” è il periodo di astensione dal lavoro del lavoratore padre nei soli casi, specificamente individuati, di morte o grave infermità della madre, di abbandono del figlio da parte della madre, di affidamento esclusivo al padre, o, ancora, di rinuncia totale o parziale della madre lavoratrice al congedo di maternità alla stessa spettante in caso di adozione o affidamento di minori. Laddove non sussistano siffatte condizioni, si parla invece – anche se la sovrapposizione delle due nozioni non è infrequente – di astensione dal lavoro. . .
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