Le nuove prospettive del diritto di famiglia tra post-modernità e neoconservatorismo

Di MASSIMO PALAZZO -
  “La famiglia ha una sua sfera di ordinamento autonomo nei confronti dello Stato, il quale, quando interviene, si trova di fronte ad una realtà che non può menomare né mutare.” Con queste parole, pronunciate durante i lavori dell’Assemblea Costituente (seduta del 6 novembre 1946), Aldo Moro reagiva alle pretese del vecchio assolutismo giuridico di dettare alla famiglia una disciplina eteronoma anche nelle vicende socialmente avvertite come le più intime e personali. Oggi il matrimonio e la sua cessazione costituiscono un “affare privato” ed i coniugi dovrebbero essere liberi di gestire attraverso strumenti negoziali i propri diritti patrimoniali conseguenti allo scioglimento . . .