Test del DNA post mortem ai fini della dichiarazione giudiziale di paternità

Di MARIA CRISTINA GAETA -
Trib. Milano sez. IX civ ordinanza 31 maggio 2016 Per la prima volta in Italia, l’ordinanza del Tribunale di Milano del 31 maggio 2016 dichiara ammissibile l’azione cautelare promossa ex art. 700 c.p.c. dalla madre del nascituro concepito fuori dal matrimonio, finalizzata ad accedere al materiale biologico del presunto padre defunto e in seguito cremato. In particolare, la madre del concepito chiedeva al giudice di essere autorizzata ad accedere alle due provette di sangue del convivente deceduto – che erano state conservate dall’azienda ospedaliera in cui egli era stato ricoverato prima del decesso – allo scopo di conservare elementi di prova, che rischiavano di essere alt. . .